La pandemia di Covid-19 ha modificato notevolmente le nostre abitudini. Qual è stato il suo impatto nei confronti dei contenuti che fruiamo quotidianamente, i mezzi di comunicazione e le relative strategie di marketing? Proviamo a scoprirlo insieme analizzando i dati riguardanti il nostro Paese, .
Lockdown: i contenuti più fruiti
Secondo le chart dell’Osservatorio del Politecnico di Milano realizzate nel 2020, soprattutto durante il primo periodo di lockdown, la percentuale più rilevante relativa alla fruizione è quella dei contenuti televisivi, pari 49%. Di essa, il 59% è composto prettamente da persone over 60. Al secondo posto, i contenuti video, soprattutto serie tv e film in streaming, fruiti dal 40% della popolazione. In questo caso, sono i Millennials ad usufruirne maggiormente (56%). Seguono la stampa con il 28% e i libri con il 21%; a chiudere la classifica, i contenuti audio (audiolibri, podcast, ecc.) con il 7%.
Televisione: la regina dei media
I dati confermano, quindi, la televisione come primo media italiano. Nel 2020, infatti, è stata in grado di riconquistare la propria audience, come potete chiaramente vedere dai grafici presenti nel video. Nello stesso periodo di tempo, dal 1 al 7 marzo, fra il 2019 e il 2020, c’è stato un aumento degli ascoltatori di circa il 17% nel giorno medio e del 10% in prime timer; il picco si raggiunge intorno alle ore 21:00, quando quasi il 50% della popolazione italiana si trova davanti al televisore. In generale, rispetto al periodo precedente, gli italiani passano 81 minuti in più guardando la televisione, confermandone il ruolo di importante mezzo pubblicitario.
Alcune campagne televisive avviate durante il 2020, calcolate sulla base di certi indicatori di GRP, hanno avuto – rispetto a quanto previsto mediamente dal budget investito – una resa maggiore di circa il 30%. Le concessionarie televisive, di conseguenza, hanno poi compreso la tendenza del mercato e hanno diminuito l’erogato rispetto ai budget. Come si può vedere dai grafici presenti nel video, infatti, picchi di questo tipo non si sono mai raggiunti durante il secondo lockdown.
Social Media: TikTok è davvero diventato così importante?
Anche i social network hanno beneficiato molto della situazione causata dalla pandemia. Infatti, la quasi totalità delle piattaforme presenti sul mercato ha visto un aumento di visitatori unici: YouTube ha registrato un incremento del 4% confermandosi al primo posto fra i social del nostro Paese; di seguito, Facebook e Instagram (rispettivamente con il +1% e +4%).
Di particolare rilevanza, la crescita di TikTok che è passato da un milione e mezzo di visitatori a 8 milioni e mezzo, con una percentuale di crescita pari al 470%. Tuttavia, nonostante l’aumento considerevole da un punto di vista quantitativo, è bene comunque ricordare che il social cinese rimane comunque in coda alla classifica delle piattaforme, con un target ben definito che orienta le scelte di marketing. Infatti, decidere di puntare su TikTok solo per la sua attuale popolarità potrebbe essere un errore da parte di molte aziende, il cui target di riferimento è ben distribuito, invece, su altre piattaforme.